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VIAGGI IN CITTÀ: ATTENZIONE!

Se volete combinare una vacanza in moto con una vacanza in città, dovete fare attenzione: Parigi è stata la prima grande città a introdurre un divieto di circolazione su larga scala per le moto, Lione e Grenoble hanno già seguito l'esempio - altre città seguiranno sotto la pressione dell'UE.

IN UN PULSANTE DI ROTONDA, per la prima volta in una grande città dell'UE è stato applicato un divieto di circolazione su larga scala esplicitamente per le motociclette. Questo divieto assoluto di circolazione si applica praticamente a tutta Parigi. Grenoble e Lione hanno già seguito l'esempio. Il divieto si applica dal lunedì al venerdì, tra le 8.00 e le 20.00, e riguarda tutti i motocicli immatricolati prima del 1° giugno 1999. Sono interessati anche i veicoli immatricolati all'estero. ETICHETTE E VIGNETTE In molte città europee esistono da tempo zone a basse emissioni e relativi divieti di circolazione. Anche i motociclisti sono interessati dalla normativa. In Europa non esistono norme standardizzate per queste zone: dai divieti di circolazione in determinati orari agli adesivi da apporre, le norme sono caotiche. FRANCIA ANTICIPAZIONI In Francia, dal 1° aprile, tutte le moto non immatricolate in Francia e immesse sul mercato dopo il 1° giugno 1999 devono avere un adesivo con la dicitura "Zones à Circulation restreinte" (ZCR) per poter circolare nelle zone ambientali. www.crit-air.fr o www.certificat-air.gouv.fr è necessario acquistare una vignetta. Le categorie Crit'Air autorizzate a entrare in una zona ambientale e in quali orari sono determinate dalle rispettive autorità locali mediante l'apposizione di un cartello aggiuntivo sotto il cartello ZCR. Questo cartello aggiuntivo specifica i giorni e gli orari in cui è possibile utilizzare un bollino Crit'Air per accedere alla zona. In caso di mancato o errato utilizzo del bollino, sono previste multe: 35 euro per la prima infrazione e 68 euro per la seconda. Ulteriori infrazioni possono comportare una multa fino a 450 euro. ESEMPIO ITALIA In molte città italiane esiste una cosiddetta "zona a traffico limitato" (ZTL). È possibile vedere un cartello stradale con il divieto di circolazione e la scritta "zona traffico limitato". Eventuali eccezioni (eccetto) sono indicate da ulteriori cartelli. Se il cartello non riporta la dicitura "moto", è vietato entrare nella zona ambientale senza il contrassegno ambientale. Nella maggior parte delle città, all'inizio della ZTL sono installate telecamere di sorveglianza. Le targhe di tutti i veicoli vengono controllate automaticamente. Se la targa è priva di permesso d'ingresso, viene comminata una multa di almeno 80 euro. I biglietti ambientali temporanei (ticket per l'accesso alla ZTL) vengono rilasciati ai turisti solo per l'accesso agli alberghi. L'albergo deve comunicare tempestivamente alle autorità comunali competenti la durata del soggiorno e il numero di targa.

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